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Ricordo del baritono Franco Bordoni a un anno dalla scomparsa

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Ricorre un anno dalla scomparsa del baritono Franco Bordoni, spentosi a Casalecchio di Reno il 13 febbraio 2020. Nato a Bologna il 1° gennaio 1932, scopre la propria vocazione giovanissimo, cantando nel coro di una chiesa. Frequenta un paio d’anni il Conservatorio G.B. Martini di Bologna per poi prosegue gli studi da autodidatta. I suoi punti di riferimento, nella tecnica vocale, sono Beniamino Gigli e Carlo Tagliabue. Bordoni debutta nel 1953, al Teatro Nuovo di Imola, nella Bohème di Puccini come Schaunard, ruolo che ripeterà nello stesso anno al Teatro Duse di Bologna al fianco di Mirella Freni. Alterna quindi alle scritture come comprimario una lunga lista di concorsi, di cui otto vinti.

La svolta nella carriera avviene nel 1967, quando sostituisce un collega indisposto in una edizione del Rigoletto al Comunale di Bologna diretto da Carlo Franci. È l’inizio di un percorso artistico che lo vedrà emergere soprattutto come interprete verdiano (15 titoli su 37 opere in repertorio), calcando i maggiori teatri internazionali al fianco dei più grandi colleghi (da Del Monaco e Corelli a Domingo e Pavarotti, da Cossotto a Kabaivanska, Caballé, Devia, solo per citarne alcuni) e con prestigiosi direttori, fra i quali Molinari Pradelli, Gavazzeni, De Fabritiis, Santi, Patanè, Sinopoli, Masini, Gandolfi, Guadagno, Franci, Mackerras, Neschling.

Apprezzato per la qualità del timbro, gli acuti sicuri, la musicalità e per l’espressività di un canto tipicamente all’italiana, Bordoni ha cantato per 47 anni, affrontando oltre 400 recite di Rigoletto nel ruolo del titolo. Insignito Cavaliere del lavoro della Repubblica nel 1975, ci ha lasciato solo una incisione discografica ufficiale realizzata in studio (Madama Butterfly per la Decca con Montserrat Caballé), lacuna ampiamente compensata dalle numerose registrazioni live oggi reperibili anche in rete.

Nel 2012 viene festeggiato dal Teatro Comunale di Bologna per i suoi 80 anni di età con una mostra fotografica allestita nella Rotonda Gluck che ne ripercorre attraverso le immagini di scena la lunga carriera. Nell’occasione, viene girato un Dvd biografico (un’intervista a cura di Marco Beghelli) dedicato ai momenti più salienti del suo percorso artistico. A breve uscirà un doppio Cd di registrazioni live (del periodo 1971-1993) pubblicato dalla Casa Editrice Bongiovanni per la collana “Il mito dell’Opera”, che raccoglierà una documentazione significativa della carriera di Franco Bordoni.

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