«È stata una grande pagina di servizio pubblico nel segno della cultura e della speranza». Così l’Amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes commenta il risultato d’ascolto del Macbeth di Verdi che ha aperto la stagione del Teatro alla Scala, trasmesso da Rai Cultura in diretta su Rai1 e seguito da 2 milioni e 64 mila persone, con uno share del 10,5%.
«La missione della Rai – prosegue Fuortes – che è anche la nostra sfida, è quella di portare l’opera a tutti. Perché la grande musica è di tutti. Lo facciamo durante tutto l’anno, trasmettendo spettacoli e concerti da tutta Italia e anche dall’estero. Ma una volta l’anno, il 7 dicembre, lo facciamo ancora più certi di contribuire alla diffusione della cultura musicale.
Un ringraziamento particolare va a tutto lo staff della Rai, impegnato per settimane nelle riprese dello spettacolo. E naturalmente alla Scala, al Maestro Riccardo Chailly, al regista Davide Livermore, al cast, all’Orchestra, al Coro e a tutte le maestranze coinvolte.
Tutti noi siamo stati lontani dai teatri per lunghi mesi, a causa dell’emergenza sanitaria – conclude Fuortes – mesi durante i quali la Rai ha moltiplicato la sua offerta culturale. Oggi deve tornare in ognuno di noi la voglia di andare a teatro. E ci auguriamo che il successo del Macbeth possa contribuire anche a questo».
Le televisioni
ARTE ha trasmesso la serata in diretta in Francia e Paesi di lingua francese europei e oltreoceano, in Germania e nei Paesi di lingua tedesca; CESKA TELEVIZE ha portato Macbeth in diretta nella Repubblica Ceca e RSI in Svizzera Italiana e in differita su tutto il territorio della Svizzera. NHK ha invece portato lo spettacolo in Nearlive tv (come imposto dai fusi orari) e in streaming in Giappone.
Gli streaming
Medici TV ha trasmesso Macbeth in live streaming e lo propone on demand sulla sua piattaforma in USA, Canada, Corea, Africa, Ungheria, Estonia, Serbia, Montenegro, Romania, Croazia, Malta, Lettonia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Grecia, Portogallo, Islanda, Slovenia, Albania, Russia, Kazakhstan, India, Indonesia.
La radio
Oltre che da Rai Radio3 in Italia, la Prima è stata diffusa in Germania, Spagna, Svizzera, Serbia, Croazia, Lettonia, Lituania, Islanda, Bulgaria, Estonia, Slovacchia, Romania, Slovenia, Danimarca.
I cinema
Oltre che in più di 30 cinema in Italia, la Prima è stata proiettata in Spagna, Finlandia, Svizzera, Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Irlanda. In differita, in Cina, Corea e Australia.
La Prima diffusa
Grande partecipazione anche nelle sedi di Prima Diffusa, che ha segnato il ritorno dello spettacolo nei quartieri. Un pubblico eterogeneo ha trasformato la Prima in una festa cittadina, creando momenti di condivisione in tutti i quartieri.
Il 7 dicembre gli hashtag #PrimaScala e #Macbeth sono stati rispettivamente secondo e terzo tra i trend di Twitter. Oggi #PrimaScala, pur scendendo al quinto posto, resta nel gruppo di testa. Le visite al profilo la sera del 7 sono state 17.600 (utenti unici). Sulla sola serata di ieri le impression (il numero di volte che un contenuto ha avuto la possibilità di essere visualizzato dagli utenti) sono state 200.795 su un totale mensile di 491.400.
Nell’ultima settimana abbiamo la pagina del Teatro alla Scala raggiunto 1.100.000 persone con un picco di 695.000 persone sulla serata di ieri. La diretta dell’Inno nazionale è stata seguita in diretta da quasi 1.000 persone e il video ne ha raggiunte 107.600.
I dati relativi a Instagram, come a TikTok e YouTube, sono parziali perché escono dopo 48 ore, ma gli account raggiunti nell’ultima settimana sono stati 277.000. Nella diretta dell’Inno ci hanno seguito quasi 900 persone.
TikTok
I dati sul 7 dicembre saranno disponibili nella giornata di domani, ma il video sull’Anteprima Under30 del 4 dicembre ha superato le 100.000 visualizzazioni, mentre quello sui costumi di Gianluca Falaschi ha superato le 220.000.
Photo: Brescia e Amisano