Non è estate (operistica) senza Arena. L’anfiteatro veronese si appresta ad aprire la sua 98ª stagione che prevede ben sei titoli, più diversi appuntamenti speciali, con l’Aida inaugurale in forma di concerto diretta da Riccardo Muti (due le date, 19 e 22 giugno). Nel cartellone, Cavalleria Rusticana-Pagliacci, Nabucco, La traviata, Turandot e Aida. Dopo l’allentamento della stretta per il Covid, l’Arena potrà disporre di 6.000 posti a sedere, capienza che la pone al primo posto tra i teatri d’Europa.
L’Aida inaugurale, nel 150° anniversario dalla prima rappresentazione al Cairo, assume una valenza speciale nelle parole del sovrintendente della Fondazione. “La presenza del Maestro Riccardo Muti è il modo più elevato e formidabile per rendere omaggio a questo capolavoro nel 120° anniversario dalla morte di Giuseppe Verdi – dice Cecilia Gasdia -, con due serate che passeranno alla storia come pietra miliare per l’Arena di Verona e il suo pubblico”. “Sono profondamente grata al Maestro Muti – aggiunge Gasdia – che ha voluto concedere la sua fiducia a tutti noi proponendoci con generosità questa eccezionale Aida in forma di concerto per dare sacrale concentrazione alla musica, accettando di tornare con la sua arte immensa all’Arena di Verona a 41 anni di distanza dalla sua unica presenza nell’anfiteatro veronese con una rara, indimenticata e indimenticabile esecuzione della Messa di Requiem di Giuseppe Verdi il 7 agosto 1980”.
Di grande livello il cast, che annovera nel ruolo del titolo il soprano Eleonora Buratto, al suo debutto come Aida: “È un grande privilegio poter preparare e debuttare questo ruolo meraviglioso sotto la direzione del Maestro Muti – dice il soprano mantovano- . Si avvera un mio desiderio profondo e non è la prima volta che il Maestro tiene a battesimo un mio debutto. Sono onorata anche di partecipare a questa inaugurazione del Festival dell’Arena che obiettivamente non è solo un evento musicale ma ha anche la suggestione storica del 150°anniversario di Aida e quella sentimentale del ritorno del Maestro in Arena”.
Questi i nomi degli altri interpreti: Azer Zada come Radamès, l’Amonasro di Ambrogio Maestri e Anita Rachvelishvili nel ruolo di Amneris; ci sono poi Michele Pertusi (Il Re), Riccardo Zanellato (Ramfis), Riccardo Rados (un messaggero) e Benedetta Torre (una sacerdotessa).
Ulteriori informazioni: www.arena.it