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Addio a Giuseppe Giacomini, grande voce di tenore drammatico. Aveva 80 anni

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Si è spento oggi a Veggiano, in provincia di Padova, il tenore Giuseppe Giacomini. Nato a Padova nel 1940, Giacomini avrebbe compiuto 81 anni il prossimo 7 settembre. Malato da tempo, si era ritirato dalle scene dopo una carriera lunga e costellata di grandi successi in Italia e all’estero, ricevendo diversi riconoscimenti e onorificenze, dal premio Zenatello alla nomina a Kammersänger dell’Opera di Vienna.

Giacomini si è distinto per qualità vocali esorbitanti: dotato di voce di grande volume, dal timbro scuro e di ragguardevole estensione, si è esibito in ruoli da tenore drammatico in un repertorio estremamente ampio, dai grandi titoli del Belcanto e di Verdi, a Puccini e al Verismo, fino a prime assolute di autori contemporanei. Dal debutto avvenuto nel 1966 come Pinkerton in Madama Butterfly a Vercelli, dopo una lunga gavetta, è salito alla ribalta nei più importanti teatri del mondo: Milano, Roma, Napoli, Parma, Torino, Berlino, Monaco, Vienna, Zurigo, Parigi, Bruxelles, Barcellona, Londra, Oslo, Budapest, New York, Houston, Buenos Aires, Mosca, Seul.

Alla memoria di Giacomini la Fondazione Arena dedicherà una serata del Festival 2021. «Giuseppe Giacomini è stato una delle voci più straordinarie che abbia mai sentito dal vivo, e così straordinario era anche lui come persona. – ha detto  Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Arena di Verona – Dopo averlo ammirato da giovane figurante e corista, ho potuto cantare insieme a lui in moltissime serate d’opera memorabili. Voglio ricordarlo come amico affettuoso per il grandissimo senso di responsabilità che lo attanagliava prima di entrare in scena, come se ogni volta fosse la prima: appena cominciava a cantare, conquistava il pubblico con una voce unica, ma nel cuore coltivava l’umiltà dei grandi artisti».

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