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Teatro Olimpico: al via il Vicenza Opera Festival con Iván Fischer e la BFO

A pochi giorni dalla conferma di essere ancora una volta nell’esclusivo elenco delle 10 migliori orchestre del mondo – secondo la classifica stilata dall’autorevole BBC Music Magazine – la Budapest Festival Orchestra guidata da Iván Fischer torna al Teatro Olimpico di Vicenza per la terza edizione del Vicenza Opera Festival, in programma domenica 25 e lunedì 26 ottobre con l’organizzazione della Società del Quartetto.

Edizione, questa, del tutto speciale e in qualche modo condizionata dal Covid 19 – che ad esempio non farà arrivare a Vicenza i tanti sostenitori internazionali del festival – ma il programma disegnato da Iván Fischer è comunque molto accattivante. Speculari gli impaginati delle due serate: nella prima parte c’è una grande pagina sinfonica (domenica la numero 104 in Re maggiore di Haydn, lunedì la Pastorale di Beethoven) e nella seconda due capolavori per voci e orchestra come Arianna a Nasso di Richard Strauss (domenica sarà eseguita l’aria “Eis gibt ein Reich” e l’ultima scena dell’opera) e la sera seguente Il canto della terra di Gustav Mahler nella versione curata da Schönberg.

Nelle note che accompagnano il programma, il direttore ungherese spiega che è proprio la voce umana il pensiero centrale dell’edizione 2020 del festival vicentino: una voce che canta e accompagna la metamorfosi, un tema dunque di estrema attualità in questo particolare frangente che tutto il mondo sta vivendo. Ciascuno dei due concerti in programma, poi, è accompagnato da una dedica particolare. Quello di domenica 25 è dedicato a Paolo Marzotto, scomparso pochi mesi or sono: «per ricordare il nostro amorevole amico e mecenate – spiega Fischer – ho pensato da una parte a una delle più grandiose e divertenti sinfonie di Haydn, dall’altra all’esaltazione dell’amore che emerge dal lavoro di Richard Strauss». Grazie a Caroline Marzotto il pubblico potrà seguire gratuitamente il concerto di domenica 25 anche su un maxischermo posto nel loggiato inferiore della Basilica Palladiana.

La dedica della serata di lunedì è alla Natura e alla Vita: «mettendo insieme la Pastorale di Beethoven con il mahleriano Canto della terra – afferma Fischer – vorrei ribadire con forza quanto, oggi come non mai, la Natura abbia bisogno di tutta la nostra attenzione, cura e amore». Il cast internazionale dei cantanti che accompagna la Budapest Festival Orchestra è di tutto rilievo. Ne fanno parte la finlandese Camilla Nylund, il tenore Robert Dean Smith, la giovane Samantha Gaul, il soprano tedesco Mirella Hagen, il mezzosoprano olandese Olivia Vermeulen, Elisabeth Kulman e il tenore inglese Toby Spence.

Dopo aver interrotto l’attività per alcuni mesi – destino comune a praticamente tutte le orchestre del mondo – in estate la Budapest Festival Orchestra è ripartita con i suoi programmi dal vivo. Dopo la breve trasferta in Italia, da novembre la formazione magiara sarà protagonista di una nuova stagione sinfonica al Müpa di Budapest. In Febbraio Fischer e la sua orchestra sono attesi a Salisburgo, in Marzo a Vienna, Amsterdam, Bruxelles e New York e in Maggio nei Paesi Bassi e in Germania. Vicenza Opera Festival è una produzione della Società del Quartetto di Vicenza e Budapest Festival Orchestra in collaborazione con il Comune di Vicenza.

C’è ancora qualche biglietto disponibile per entrambe le serate (si inizia alle ore 20).
Info e prenotazioni presso la Società del Quartetto: info@quartettovicenza.org tel. 0444 543729.
Il programma completo del Festival è consultabile sul sito www.vicenzaoperafestival.com

In copertina, Iván Fischer con la Budapest Festival Orchestra