Chiudi

Libertà e poesia: un nuovo Andrea Chénier al Verdi di Trieste

Condivisioni

La Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste propone Andrea Chénier di Umberto Giordano dal 17 al 26 maggio, in un nuovo allestimento in coproduzione internazionale con il Teatro Opera SNG di Maribor (Slovenia), con l’Orchestra, il coro e i tecnici della Fondazione. La direzione dell’orchestra è affidata a Fabrizio Maria Carminati, la regia a Sarah Schinasi. Le scene sono di William Orlandi, i costumi di Jesus Ruiz. Maestro del coro Francesca Tosi.

“Questo titolo viene definito generalmente come una grande storia d’amore – spiega Sarah Schinasi -. Nella mia visione la ricerca della libertà e della conoscenza unita alla forza della parola daranno come risultato amori e amicizie senza fine”. “I personaggi rappresentati a Trieste, creati scenicamente a Maribor – continua la regista – nascono da una mia drammaturgia risultato di studi storici a partire dal Méry ottocentesco, dalle ricerche fatte al Fondo Illica di Piacenza per il carteggio Illica Giordano e alla vicenda vera, poiché tutti i personaggi dell’opera menzionati sono realmente vissuti. Diffondere le idee umanistiche e far conoscere il pensiero di Andrea Chénier è un dovere, dargli vita come personaggio un onore per me e i miei preziosi collaboratori.”

“Accogliere l’invito alla direzione dell’opera Andrea Chénier – sottolinea da pare sua Fabrizio Maria Carminati – è motivo di grande entusiasmo perché questo capolavoro incarna lo spirito dei più alti ideali dell’umanità, posti in musica dalla grande esperienza musical teatrale di Umberto Giordano. Ho sempre correlato la raffinatezza musicale di Andrea Chénier all’emozionante visione dei quadri di Bruegel dove la visione dei minimi dettagli è al centro dell’attenzione con un’ininterrotta continuità”. “L’elenco dei molteplici personaggi della trama dell’opera messa in libretto da Luigi Illica – cotinua il direttore – evidenzia un preciso spaccato della società del tempo in cui è ambientata. La Rivoluzione francese, madre dei più eclatanti sconvolgimenti storici europei, è delineata dai due fratelli d’arte, Giordano e Illica, con una giustezza e perfezione molto rare”.

A interpretare i personaggi di questo dramma storico in quattro quadri saranno: Kristian Benedikt e Samuele Simoncini (Andrea Chénier), Svetla Vassileva e Rachele Stanisci (Maddalena di Coigny), Devid Cecconi e Domenico Balzani (Carlo Gérard), Isabel De Paoli (Madelon), Anna Evtekhova (La Contessa di Coigny), Albane Carrère (La mulatta Bersi), Francesco Musinu (Roucher), Saverio Pugliese (Un Incredibile/L’abate poeta), Gianni Giuga (Pietro Fléville/Il sanculotto Mathieu), Giuliano Pelizon (Schmidt/Il Maestro di casa), Giovanni Palumbo (Fouquier Tinville), Francesco Paccorini (Dumas).

Ulteriori informazioni: Teatro Verdi di Trieste

Photo credit: Fabio Parenzan

image_print
Connessi all'Opera - Tutti i diritti riservati / Sullo sfondo: National Centre for the Performing Arts, Pechino