Andata in scena lo scorso luglio 2016 per la passata edizione estiva del Maggio a Palazzo Pitti con un grande e crescente successo di pubblico, La traviata è di nuovo in programma (dal 16 giugno al 1 luglio) per la Stagione estiva del Maggio Musicale Fiorentino – sempre nel Cortile dell’Ammannati – ed è la seconda opera in cartellone. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio, il Maestro Sebastiano Rolli. Nei panni di Violetta, il soprano Claudia Pavone, affiancata dall’Alfredo di Alessandro Scotto di Luzio e dal Germont di Marcello Rosiello.
La traviata, una delle opere più amate, conosciute e rappresentate di Giuseppe Verdi è traslata dalla regia di Alfredo Corno e dalle scene di Angelo Sala in una Italia degli anni ’50, deliberatamente ispirata alla Dolce vita felliniana. In scena si intravedono cineprese d’epoca che riprendono una Violetta-Anita Ekberg bionda con abito nero che replica anche la famosa scena del bagno nella fontana di Trevi, mentre il giovane Alfredo è un altro attore della troupe. Le scene felliniane – descritte da Corno e Sala – si spostano da quelle dei set cinematografici agli ambienti della vita privata degli attori che dismessi gli abiti di scena possono interpretare e consumare il dramma verdiano della loro storia d’amore dal tragico finale. Nonostante le differenze, il libretto di Francesco Maria Piave si adatta in modo straordinario a questa ambientazione e la storia si rivela convincente, affascinante e ricca di dettagli e citazioni grazie al ritmo e al senso del teatro sottolineati dalla regia e dalle scene: la festa a casa di Flora è un momento conviviale del Teatro 5, dove si vedono come figuranti personaggi che sembrano provenire da La strada e 8 e ½, o dai danzatori di Satyricon. L’epilogo della vicenda è in una triste stanza d’ospedale, la cui solitudine raggela e rende tragica la fine di Violetta.
Ulteriori informazioni: Opera di Firenze
Photo credit: Simone Donati – TerraProject – Contrasto