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Diego Matheuz torna sul podio della Fenice in un concerto con Boris Petrušanskij

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Il quarto concerto della Stagione Sinfonica 2016-2017 del Teatro La Fenice di Venezia registra il ritorno di Diego Matheuz sul podio dell’Orchestra del Teatro La Fenice. Il maestro venezuelano – direttore principale del teatro veneziano dal 2011 al 2015 – dirigerà il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in sol minore op. 40 di Sergej Rachmaninov con la prestigiosa presenza di Boris Petrušanskij nelle vesti di solista, e la Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann nella revisione di Gustav Mahler. Il concerto è in programma al Teatro La Fenice venerdì 16 dicembre 2016 alle ore 20.00 (turno S) e sarà replicato domenica 18 dicembre 2016 alle ore 17.00 (turno U).

Una peculiare caratteristica che ha contraddistinto le programmazioni della Fenice degli ultimi anni è l’aver compreso nel programma di una singola stagione i cataloghi sinfonici completi di alcuni grandi compositori ‘classici’ come Ludwig van Beethoven, Gustav Mahler e Anton Bruckner. Con l’esecuzione della sua Seconda Sinfonia, si apre ora il ciclo dedicato a Robert Schumann incluso nella Stagione Sinfonica 2016-2017: l’esecuzione delle quattro Sinfonie del compositore di Zwickau, nelle versioni originali o nelle revisioni di Gustav Mahler, pur non essendo una novità della rassegna della Fenice, nella particolare formula di ascolto ‘dell’integrale’ potrà risvegliare nel pubblico un nuovo interesse per queste partiture, illuminandone ancora una volta la modernità.
L’approccio di Robert Schumann alla scrittura sinfonica fu estremamente travagliato. Fino ai trent’anni di età i suoi interessi prevalenti si rivolsero al pianoforte o alla musica da camera, e solo nel biennio 1840-41 cominciò ad affrontare il genere, con la Prima Sinfonia in si bemolle e la Sinfonia in re minore che nel 1851 sarà riproposta come Quarta. La Seconda risale alla fine del 1845: dalla Prima Sinfonia alla Seconda passarono solo quattro anni, ma furono, nell’arco vitale del compositore, decisivi. Il periodo in cui nacque la Seconda Sinfonia fu infatti uno dei più tormentati della vita di Schumann, per il manifestarsi di depressioni, insonnia, rumori ossessivi nell’orecchio, primi sintomi della malattia nervosa che lo accompagnerà fino alla morte. Dedicata a Oskar, re di Svezia e Norvegia, la Seconda Sinfonia fu eseguita in prima assoluta al Gewandhaus di Lipsia il 5 novembre 1846, sotto la direzione di Felix Mendelssohn.
Rachmaninov cominciò a comporre l’op. 40 intorno al 1917, ma lo scoppio della rivoluzione russa e la fuga verso gli Stati Uniti – ove sarà protagonista di una brillante carriera pianistica – gli consentirono di completare il Quarto Concerto solo nel 1926, tra New York e Weisser Hirsch, nei pressi di Dresda. Già prima del debutto, che ebbe luogo l’anno successivo a Philadelphia e a New York sotto la direzione di Leopold Stokowski, il compositore aveva deciso di revisionare il suo lavoro, e così fece, a più riprese, fino alla radicale rielaborazione avvenuta nel 1941, due anni prima della morte. La versione definitiva della partitura venne pubblicata solo nel 1944 da Charles Foley. Dopo un picco di notorietà negli anni Cinquanta e un successivo periodo di oblio, solo recentemente il cosiddetto Rach4 ha riconquistato l’attenzione critica e mediatica che merita, accanto ai più celebri ed eseguiti Rach2 e Rach3.

Come di consueto, il concerto del 16 dicembre 2016 sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.

Il concerto è realizzato con il contributo di Massimo M. Bassi, Presidente GB Sapri, Broker di Assicurazioni. I biglietti per il concerto diretto da Diego Matheuz (da € 15,00 a € 70,00) sono acquistabili, nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2424) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.

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