Chiudi

Addio alla grande Grace Bumbry. Aveva 86 anni

Condivisioni

Grace Bumbry è morta ieri, 7 maggio 2023, a Vienna. Il grande mezzosoprano e soprano statunitense aveva 86 anni e di recente aveva avuto un ictus ischemico in seguito a una caduta.

Nata il 4 gennaio 1937 a Saint Louis, in Missouri, comincia a studiare dodicenne in un coro della sua città e nel 1952 intraprende studi regolari a Boston, proseguendoli poi a New York, alla Northwestern University dell’Illinois, con Lotte Lehmann. Trasferitasi in Europa, debutta a Londra nel 1959, e nel 1961 gode di uno dei suoi primi successi internazionali partecipando al Festival di Bayreuth, dove – prima cantante afroamericana a essere invitata – interpreta la parte di Venere in un Tannhäuser diretto da Sawallisch.

Attiva in seguito in tutti i maggiori teatri del mondo (nel 1964 debutta a Salisburgo nel Macbeth di Verdi), riporta consensi in un repertorio abbastanza vasto, prevalentemente italiano, reso ancor più ampio dalla singolare estensione dello strumento, idoneo anche a parti sopranili particolarmente impegnative: Norma, Lady Macbeth, Gioconda, Salome Tosca, Turandot. Non poche sono state le incursioni della grande cantante nel repertorio di lingua francese e tedesca: basti pensare alla sua Carmen e alla sua Salome, molto apprezzate per la sottolineatura dell’aspetto sensuale, resa possibile, oltre che dalle qualità del timbro, anche dall’avvenente figura e dal disinvolto gioco scenico. Spesso presente sulle scene italiane, Bumbry metterà in evidenza grande temperamento drammatico e finezza psicologica in varie produzioni, tra cui Aida (nel ruolo di Amneris) alla Scala, Carmen e Don Carlo (Eboli) all’Opera di Roma, e alcune produzioni all’Arena di Verona (Carmen, Aida e Turandot). Cantante di eccellente tecnica e di voce omogenea, Grace Bumbry si distingue tra le presenze più qualificate del vocalismo del secondo Novecento anche per l’adattabilità a un repertorio arduo e articolato.

Negli anni Novanta, l’artista fonda la Grace Bumbry Black Musical Heritage Ensemble, con lo scopo di diffondere il patrimonio dei tradizionali spirituals, esibendosi in tournée. La sua ultima apparizione in un’opera avviene nell’Elektra di Strauss (ruolo di Clitemnestra) a Lione nel 1997. Successivamente si dedica all’insegnamento e a esibizioni concertistiche: nel 2001 e 2002 tiene una serie di recital in onore della sua maestra Lotte Lehmann, a Parigi, Londra e New York.

Nel luglio 2022, al Festival della Valle D’Itria – dove nel 1977 era stata protagonista di una storica edizione di Norma – le viene assegnato il Premio Rodolfo Celletti. “Vogliamo celebrare un’artista di livello internazionale – si legge nella motivazione – che ha indubbiamente contribuito a una maggiore comprensione della voce femminile, rompendo gli stereotipi riguardanti ciò che un soprano – o un mezzosoprano – possono fare o cantare, andando oltre le categorie accademiche. In questo Grace Bumbry è un vero e proprio esempio: ha dimostrato che ogni voce è unica nella sua individualità e che i ruoli possono essere cantati in base alla voce di ogni cantante invece di appartenere solo a una precisa categoria”.

image_print
Connessi all'Opera - Tutti i diritti riservati / Sullo sfondo: National Centre for the Performing Arts, Pechino