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La nuova stagione dell’Opéra di Monte-Carlo, l’ultima firmata da Jean-Louis Grinda

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Iniziamo dalla fine, per ricordare che al termine del 2022, in occasione del centenario della morte del Principe Alberto I, il sovrano amante delle arti che mise Raoul Gunsbourg alla guida dell’Opéra di Monte-Carlo – il quale vi rimase per quasi sessanta anni (caso più unico che raro nella storia di un teatro d’opera) – ci sarà una grande mostra (Exposition Raoul Gunsbourg, Grimaldi Forum-Salle Indigo, dal 14 al 25 novembre 2022), dedicata al direttore, impresario teatrale e compositore che rese celebre nel mondo la Salle Garnier, assicurando al teatro monegasco storici traguardi e prime assolute, cominciando con il grande exploit del 18 febbraio 1893, quando ebbe l’idea, invero geniale, di proporre La damnation de Faust di Berlioz in forma scenica, così da rilanciare un titolo che in forma di concerto, come era nato, non aveva ancora avuto il riconoscimento meritato.

Non è un caso che Jean-Louis Grinda, per ultimare il suo magnifico mandato alla guida del teatro monegasco, scelga proprio, sul finire del prossimo anno, di mettere in scena quest’opera, con il suo consueto team artistico, formato da Rudy Sabounghi (scene), Jorge Jara (costumi), Laurent Castaingt (luci) e Eugénie Andrin (coreografie), al Grimaldi Forum, in una nuova grande produzione dell’opera di Berlioz, che avrà un cast di tutto rispetto: il promettente tenore Pene Pati (Faust), Nicolas Courjal (Méphistophélès) e Aude Extrémo (Marguerite). La direzione sarà affidata a Kazuki Yamada, direttore musicale dell’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo. L’opera verrà messa in scena in occasione della Festa Nazionale Monegasca del 19 novembre 2022 e la stagione si concluderà poi a dicembre con una versione in forma di concerto di Lakmé di Delibes con il lanciatissimo soprano di coloratura francese Sabine Devieilhe nel ruolo eponimo del titolo, affiancata dal tenore Cyrille Dubois (Gérald), anche lui stilista del canto francese e Lionel Lhote, come Nilakantha. La direzione musicale sarà affidata a Laurent Campellone.

Conclusa questa stagione, Grinda cederà la guida del teatro, come già noto, a Cecilia Bartoli, che nel frattempo prosegue la sua collaborazione già saldissima col teatro monegasco aprendo l’anno 2022 alla Salle Garnier cantando Fiorilla ne Il turco in Italia di Rossini in una nuova produzione affidata alla regia di Jean-Louis Grinda stesso, con Ildar Abdrazakov nei panni di Selim, Nicola Alaimo, Don Geronio e Barry Banks, Narciso. L’orchestra sarà quella de Les Musiciens du Prince-Monaco, diretta dal suo direttore musicale Gianluca Capuano. Insomma un cast stellare.

Ma la stagione partirà già da ottobre 2021 e si protrarrà fino all’aprile del nuovo anno, con l’appendice conclusiva sopra citata che rappresenta un po’ il sigillo di un direttore che ha guidato questo teatro per quindici anni ai massimi livelli, muovendosi come abile manager e come autore di spettacoli raffinati e sempre intelligenti. Questo cartellone rappresenta il suo saluto a un teatro che, da monegasco quale è, ha amato, come lo amò suo padre Guy Grinda, che fu anche cantante (baritono) e lo diresse prima di lui per alcuni anni. Grinda presenta questa nuova stagione in video-conferenza, fiero di aver superato un anno di pandemia senza aver chiuso il teatro, assicurando l’andata in scena di spettacoli (taluni memorabili) senza nessuna mortificazione visiva dovuta al Covid-19 e con presenza di pubblico in sala. Una stagione indimenticabile, così come si annuncia questo ultimo cartellone da lui firmato, che presenta con voce ferma e con il sorriso che è tipico di chi sa di aver agito bene, sempre affiancato da una équipe formidabile e col sostegno del Principe Alberto II e della Principessa di Hannover che, in qualità di Presidente del Consiglio di amministrazione del teatro monegasco, non ha mai fatto mancare il suo supporto alle arti e che, nell’editoriale che apre la brochure della stagione, ringrazia Grinda per la “testimonianza viva del suo amore per l’Opéra”, un teatro che, non si può negare, ha guidato ai massimi livelli.

Il cartellone, che nelle sue righe di presentazione Grinda annuncia come “Un nouveau départ…”, prenderà il via con un recital alla Salle Garnier, l’8 ottobre, di Angela Gheorghiu, accompagnata al pianoforte da Jeff Cohen, celebre soprano che molti ricordano come indimenticata Suzel ne L’amico Fritz (1999) e Marguerite nel Faust di Gounod (2005) sulla scene monegasche. Per la Festa Nazionale Monegasca del 19 novembre ci sarà un doppio appuntamento. La serata di gala “Placido Domingo nuit espagnole” diretta da Jordi Bernacer, con Placido Domingo stesso, il soprano Saioa Hernández e il tenore Ismael Jordi affiancati dalla Compagnia di Danza di Antonio Gades. Negli stessi giorni (a partire dal 16 novembre) andrà in scena Madama Butterfly di Puccini al Grimaldi Forum nell’allestimento firmato da Mireille Laroche proveniente dall’Opéra di Avignone. Protagonista, nei panni di Cio-Cio-San, Aleksandra Kurzak, insieme a Marcelo Puente (Pinkerton), Massimo Cavalletti (Sharpless), Annalisa Stroppa (Suzuki) e Philippe Do (Goro). Dirige Giampaolo Bisanti. Il 2021 si concluderà con l’esecuzione in forma di concerto, all’Auditorium Ranieri III, de Il Corsaro, proposto a dicembre nell’ambito di un benemerito progetto che Grinda ha portato avanti negli anni per far conosce alle scene monegasche titoli del primo Verdi, alcuni di essi, come in questo caso, in prima esecuzione locale. Diretti da Massimo Zanetti canteranno Giorgio Berrugi (Corrado), Irina Lungu (Medora), Artur Rucinski (Seid) e Roberta Mantegna (Gulnara).

Dopo aver firmato il nuovo allestimento del già citato Turco in Italia di Rossini, che aprirà il nuovo anno, Grinda sarà l’autore anche dell’allestimento di Werther di Massenet in coproduzione con Valencia. Sul podio ci sarà Henrik Nánási e come protagonista Jean-François Borras, uno dei tenori francesi più in vista del momento, già più volte apprezzato nel Principato. Charlotte sarà il mezzosoprano Stéphanie d’Oustrac e Albert il baritono Jean-François Lapointe. Altra importante prima apparizione per le scene monegasche sarà quella di Wozzeck di Alban Berg, nell’allestimento, in coproduzione col Théâtre du Capitole de Toulouse, di Michel Fau. Alla direzione musicale di Kazuki Yamada si affiancherà un cast specialisti, con Trevor Scheunemann (Wozzeck), Annamarie Kremer (Marie) e Albert Dohmen (Il Medico). Infine, un secondo titolo pucciniano, Manon Lescaut. Sotto l’esperta bacchetta di Pinchas Steinberg ci sarà un cast d’eccezione: Maria Agresta (Manon Lescaut), Yusif Eyvazov (Des Grieux) e Claudio Sgura (Lescaut). Lo spettacolo, una nuova coproduzione con il Teatro di Erfurt, reca la firma di Guy Montavon. Negli stessi giorni di aprile ci sarà anche un recital del basso-baritono Bryn Terfel accompagnato all’arpa da Hannah Stone e al piano da Annabel Thwaite. Non mancheranno poi le consuete tappe della lunga tournée de Les Musiciens du Prince-Monaco con la sua infaticabile “condottiera” musicale, Cecilia Bartoli, e il concerto, il 16 ottobre 2022, dei giovani cantanti russi della Académie de l’Opéra di Monte-Carlo 2022.

Jean-Louis Grinda, con questa stagione di otto titoli, con cinque nuove produzioni e due in forma di concerto, conclude un mandato degno di entrare nella migliore tradizione artistica della leggendaria Salle Garnier e consegna le chiavi della storia ad una amica: Cecilia Bartoli.

Ulteriori informazioni: Opéra de Monte-Carlo

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